PROGETTO DI UN INSEDIAMENTO PRODUTTIVO PER USO AVICOLO

Lo studio è stato eseguito in ottemperanza a quanto disposto dall’attuale normativa statale contro l’inquinamento idrico (L.319/76 e dal D.P.R. 236/88, in attuazione alla direttiva CEE/778) e, soprattutto, alla L.R. 27/1986, che disciplina gli scarichi reflui. In merito agli elementi idrogeologici locali le condizioni di vulnerabilità dei corpi idrici sotterranei risultano certamente elevate, se comparati a futuri scenari di percolati provenienti da un sistema di smaltimento di liquami. Non esiste, infatti, una copertura impermeabile naturale che impedisce ai vettori inquinanti di essere veicolati da parte delle acque di precipitazione, né sono presenti all’interno della successione stratigrafica, ivi contenuta, elevati spessori di corpi impermeabili che ne possano bloccare in assoluto il trasferimento verso il basso.L’unica protezione, sarebbe rappresentata dalla profondità della falda principale rispetto al piano campagna.L’assenza di preventivi interventi di impermeabilizzazione, l’alta permeabilità dei prodotti vulcanici, la particolare disposizione stratigrafica, e la posizione dell’impianto di smaltimento di progetto, rispetto la soggiacenza della falda freatica, permettono di definire tale impianto come una potenziale fonte di inquinamento.Ne consegue che l’areato, seppur di notevole spessore, non costituisce una valida barriera contro la migrazione di polluenti sia essi di natura batteriologica che di natura chimica. Difatti il tempo di permanenza evidenzia un veloce trasferimento dei polluenti  verso le acque sotterranee, valutato in 53 giorni. A tal proposito si ritiene opportuno, allo scopo di rendere insignificante l’impatto sull’idrogeosistema locale, di intervenire attraverso la realizzazione di uno strato di circa 60 cm di materiali argillosi impermeabili (K=10-7 cm/sec).
Tale strato impermeabile, inserito alla base del sistema di smaltimento, vista la sua strutturazione fisico-chimica, costituirà una barriera contro la percolazione, realizzando condizioni di elevata protezione igienico-sanitaria e favorendo un totale fenomeno di autodepurazione del terreno nei confronti delle acque in esso smaltite.Tale impatto sarà ulteriormente mitigato dalla limitatezza e dal notevole frazionamento dei volumi d’acqua immessi nel sottosuolo (smaltimento caratterizzato da variabilità nella portata e di discontinuità nel tempo).
Inoltre la realizzazione di un orizzonte di materiale ghiaioso-sabbioso dello spessore massimo di 40 cm, determinerà un’ulteriore azione di filtro sulle particelle solide più minute portate in carico dai liquami chiarificati. L’efficienza dell’impianto stesso agevolerà l’azione di filtro e di aerazione dei liquami ivi presenti, con conseguente minore impatto locale.
Si ritiene, pertanto, che il progetto in esame le tecniche di intervento suggerite rispondano a precise esigenze di tutela igienico-sanitaria, determinando impatti nulli sui corpi idrici sotterranei, a patto che l’impianto di smaltimento previsto venga mantenuto in perfetta efficienza nel tempo.

Specifiche

Nazione:
Italia
Anno:
2005
Tipologia lavoro:
Per enti privati


Indirizzo

Committente: ANDREA GABRIELE BONACCORSI
Sede: belpasso